HAVANA: STILE DI VITA E CLIMA A NOVEMBRE

Abbiamo raggiunto questa splendida città dell’America Latina, solo come tappa di scalo per il nostro viaggio a Cayo Largo. Inizialmente eravamo indecisi se fermarci qualche giorno, oppure volare direttamente sull’isola caraibica. Per fortuna abbiamo scelto di fare il combinato, che ci ha permesso di immergerci tre giorni nella cultura cubana. Sarà che non avevo grosse aspettative, in quanto a me le città non piacciono, sarà il suo ritmo latino che mi affascina, ma l’Havana ha rapito il mio cuore e da qui non ho mai più smesso di viaggiare.

La prima cosa che mi è saltata all’occhio, appena abbiamo messo piede fuori dall’aeroporto, è stata la povertà della gente (povertà intesa in termini economici). Era sera, pioveva ed eravamo stanchissimi, mentre scaricavamo le valige dalla macchina per entrare in hotel, siamo stati “avvicinati” da qualche signora che chiedeva l’elemosina; mi ha addirittura chiesto i sandali che avevo addosso…  Infatti, girando a piedi per la città è ben visibile il loro stato sociale: persone che dormono per terra ai lati della strada, edifici che cadono a pezzi, sporcizia per le strade, vie inutilizzabili a causa delle voragini sull’asfalto e nonostante questo stile coloniale in decadenza, l’Havana offre comunque vivacità, spensieratezza e buonumore.

Ho un ricordo stupendo dei cubani, persone con il sorriso sulle labbra, pronti a salutare quando ti incontrano, sono una popolazione aperta e amichevole e non perdono occasione per coinvolgere il turista nella loro quotidianità. Ricordo che passeggiando per le vie del centro, più volte abbiamo ricevuto inviti a feste o a spettacoli, in cui era sempre protagonista la musica. Una mattina, mentre Maicol stava facendo acquisti in un negozio, io non sono entrata e ho preferito aspettarlo seduta sul muretto, pregustandomi il via e vai della città. Poco dopo si è avvicinato qualche locals chiedendomi informazioni su di me e sul perché fossi all’Havana, abbiamo chiacchierato parecchio (in italiano), raccontandomi qualche aneddoto in più sul loro stile di vita. Spogliamoci del pregiudizio e della paura dell’altro, comportiamoci sempre rispettosamente, al mondo siamo tutti amici e se qualcuno vi avvicinerà “solo” chiedere denaro, basterà semplicemente rispondere.

La vita all’Havana costa poco. Ho imparato che là è buona regola e loro usanza contrattare. Andando a mangiare nei “Paladar”, che sono tipici ristoranti a conduzione famigliare, non abbiamo mai speso più di 10 euro a testa per un pasto completo. Leggi anche Dove dormire, dove mangiare e spostamenti all’Havana

L’Havana è una città sicura, ovvio, occorre sempre utilizzare qualche piccola accortezza, come del resto in ogni parte del mondo. Noi, avendo prenotato una formula B&B, siamo sempre usciti autonomamente, anche alla sera, percorrendo le vie più frequentate e ci siamo sempre sentiti sicuri.

Il CLIMA a novembre è sempre stato dalla nostra parte, abbiamo trascorso tre giorni di sole e caldo. Il cielo ogni tanto si riempiva di nuvoloni, ma durante il giorno non è mai piovuto. Solo qualche acquazzone notturno. Preparatevi però all’umidità… Leggi anche Cayo Largo, clima a novembre

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