Essendo in’isola abbastanza montuosa, anche le località che sulla cartina sembrano vicine, in realtà richiedono chilometri di strada. Per questo, secondo noi, se si vuole vedere Santorini è fondamentale il noleggio della macchina (o di un altro mezzo).
Le strade sono in ottimo stato, asfaltate e la segnaletica ben precisa che indica i nomi delle località in inglese (e in greco).
Negli orari di punta si trova un po’ di traffico, soprattutto nelle zone della Caldera (Fira e Oia).
Percorrendo le strade dell’isola ci si rende subito conto del tipo di turismo che accoglie Santorini: ci sono più pullman che mezzi privati. Continuamente i transfert degli alberghi oppure convenzionati con le crociere, vanno e vengono, sfrecciando un po’ frettolosamente per le vie principali.
Per raggiungere Oia e Fira abbiamo percorso la strada bassa, quella costiera, che taglia fuori la confusione della città. Non la conoscevamo, ma quel giorno il navigatore di Google Maps ce l’ha indicata e da lì abbiamo scelto sempre quella. La strada che costeggia il litorale orientale è stupenda; è uno stradone abbastanza largo che si trova a metà via tra le alture della Caldera e il mare. Lì non c’è mai nessuno, pochissime macchine e tanti scorci panoramici. Era bellissimo abbassare i finestrini, alzare la musica (greca) e perdersi nei pensieri con il vento tra i capelli. Avrei voluto che quei momenti non finissero mai!
A proposito di musica, l’unica radio che prende la linea in macchina, è la 106,40, una stazione greca che ci ha consentito di conoscere qualche pezzo dal ritmo orecchiabile (Kalimera di Sakis Rouvas, oppure Rec) e subito con Shazam ce li siamo portati a casa, includendoli nell’album dei ricordi.
Prima di partire, chi era già stato in Grecia (soprattutto a Milos), ci aveva avvertito riguardo le melodie elleniche, soprattutto quelle in sottofondo nelle taverne o nei negozi; “una musica strana, quasi orientale e con un ritmo sempre uguale“, ci dicevano ridendo “dopo un po’ non ne potrete più“. A noi, invece, il ritmo del sirtaki è entrato in testa e lo canticchiavamo ovunque, consapevoli della comicità del momento.
Comunque, tornando a parlare di viabilità stradale, a Santorini non è così facile riuscire a trovare parcheggio, forse perché era il mese di agosto, ma noi ci siamo sempre dovuti accontentare di parcheggiare ai lati della strada, dopo vari tentativi falliti.
Poche sono le zone pedonali, il che porterà prima o poi a trovarsi nel bel mezzo di uno dei paesini principali, tra pedoni e vie strettissime. Sangue freddo, volante ben saldo e sempre dritto, prima o poi si trova la via di uscita. Noi ci siamo ritrovati a girare per Megalochori in macchina, arrivando fino in piazza e facendo lo slalom tra pedoni e negozi. Che sudata!
Come e dove noleggiare la macchina?
Abbiamo prenotato il noleggio direttamente dall’Italia, qualche giorno prima di partire, in modo da avere già la macchina pronta al nostro arrivo in aeroporto. Infatti i ragazzi dell’auto-noleggio sono stati gentilissimi a farci trovare l’auto direttamente al nostro arrivo sull’isola: in questo modo eravamo operativi fin da subito e non abbiamo avuto i classici “tempi morti”. Abbiamo pattuito la riconsegna del veicolo al porto di Santorini, per permetterci di raggiungere autonomamente l’imbarco sul traghetto diretto a Milos. Questa organizzazione anche se più costosa ci ha permesso di vivere appieno ogni istante e allo stesso tempo di risparmiare qualche soldino riguardo i trasferimenti privati o gli autobus.
Il prezzo per quattro giorni, considerando le differenti zone di ritiro e consegna della macchina (aeroporto – porto) e l’assicurazione all risk è stato di 204 euro.
Per il noleggio, dopo svariate ricerche on-line ci siamo affidati ad “Autocenter” (info@rentacarsantorini.com), contattandoli direttamente all’indirizzo mail. Li abbiamo scelti per i prezzi competitivi, la possibilità di stipulare un’assicurazione all risk e la disponibilità di auto basic per il periodo considerato. Siamo rimasti contentissimi del servizio, della puntualità e della serietà del personale.