LIVIGNO E IL TRENINO ROSSO DEL BERNINA, DA TIRANO A ST.MORITZ


Siete mai stati sul Trenino Rosso del Bernina?

Un altro viaggio organizzato con il mio papà, in compagnia di Donatella, Anna e  Mattia (amici di famiglia).

Pur non essendo il nostro modo di viaggiare, abbiamo preso parte ad un tour organizzato, con spostamenti in pullman, per contenere i costi e per evitare di dover guidare autonomamente per tempi piuttosto lunghi, senza mezzi del tutto adeguati.

Il nostro pacchetto turistico di due giorni, prevede di trascorrere il sabato a Livigno, il pernottamento a Teglio e nella giornata di domenica il tour a bordo del “Trenino Rosso”, con l’arrivo a St.Moritz e il pranzo in un antico “crotto” della Val Chiavenna.

Non mi piacciono i tour organizzati, i viaggi troppo strutturati e le comitive italiane, ma per questa meta mi sembrava la soluzione migliore, sia in termini economici che organizzativi, dal momento in cui il tempo a disposizione non è tantissimo e non si tratta di un luogo con una cultura locale tutta da scoprire.

Qui mi interessano i posti…e che posti!!

Abbiamo fatto una vera e propria “toccata e fuga”, non conosco molto della zona, ma provo a raccontare quel che ho vissuto, sperando di trasmettere qualche emozione, qualche idea e suggerimento a chi ha intenzione di organizzare questo viaggio sulla neve.

Mi sono innamorata di Livigno e dei luoghi di montagna, immacolati dalla neve soffice, incontaminata, dove non ci sono alcun tipo di impronte e dove la luce del sole la fa brillare come un diamante. L’aria qui è leggera, non c’è foschia e se si ha la fortuna di trovare il cielo sereno, lo spettacolo è assicurato.

Eravamo immersi nel bianco soffice della neve…

…a me la montagna piace così, innevata e caratteristica!

A dare colore sono le tute sgargianti degli sciatori, le numerose ovovie e, simbolicamente, quel clima “vacanziero” che si respira.

Non è da me dirlo, ma qui il turismo ha valorizzato la zona.

Infatti Livigno, St. Moritz, Tirano, sono considerate lussuose località di villeggiatura, che attirano tantissimi turisti per la loro bellezza, per i loro impianti sciistici e per la nomea “in” che si sono create negli anni.

Livigno è un piccolo paesino ai piedi di una vallata, lo si vede dall’alto, arrivando da “Tre Palle”; sono un insieme di tetti innevati circondati dalle montagne. Livigno è una via, una via super turistica, una via vip, stilosa, Livigno è una passerella, dove sfilano le persone con addosso le tute da scii e famiglie con bambini vestiti di tutto punto.

Livigno mi è piaciuta perché è caratteristica, ha confermato il mio immaginario di “vacanza sulla neve”, dove oltre alla natura c’è la vitalità di uno sport, i ristoranti tipici con i tavoli sulla neve, le sdraio per rilassarsi e per prendere il sole, le bellissime vetrine dei negozi e soprattutto mille angoli per scattare mille fotografie.

Livigno, quindi, non è meta solo per sciatori, Livigno è per tutti.

Non è un paese grande e in un giorno lo si gira tutto, ma io sarei rimasta lì di più, per assaporarla, per viverla, per fare il giro con il gatto delle nevi al tramonto, per studiare di più qualche inquadratura fotografica e per comprare qualche souvernir in più…

Nonostante sia zona franca, i prezzi non sono così economici, insomma, la roba bella costa dei soldi. Per acquistare i prodotti tipici noi siamo andati alla Coop e per l’acquisto dei souvenirs consigliamo “El Corambrero”, un negozio abbastanza grande, lo si riconosce perché ha una mucca di legno davanti.

Ho salutato la bella Livigno con la promessa di ritornare, per poterla girare con più calma, senza fretta e conoscerla meglio.

Ma parliamo del punto clou del nostro week end sulla neve: il famosissimo Trenino Rosso del Bernina, colui che fa da padrone e sale fino ad un’altitudine di  2253m, senza cremagliera, percorrendo alcuni punti dalla tratta elicoidale.

E’ un trenino panoramico, ma è una linea ferroviaria a tutti gli effetti, con fermate ben precise, orari e stazioni.

Si parte da Tirano, un paesino che dista circa 30 minuti in macchina da Livigno e arriva fino a St.Moritz, dove siamo scesi noi.

Prima di prendere parte all’esperienza, mi domandavo se avesse potuto fare soste panoramiche, dove poter scendere per scattare qualche bella foto e poi riprendere la corsa. La risposta è no. Il Trenino ha fermate ben precise solo per far scendere e salire i passeggeri, ma non effettua soste panoramiche, infatti l’ideale sarebbe acquistare un biglietto giornaliero e scendere nei luoghi di maggior interesse, continuando il percorso con il Trenino successivo. Noi purtroppo, per mancanza di tempo, non siamo mai scesi, continuando la corsa fino a St.Moritz.

Il Trenino Rosso del Bernina, infatti, non è solo uno, ma ce ne sono diversi, tutti uguali, che seguono la medesima tratta, per quello è possibile fare soste, visitare il paese e salire su quello successivo.

A bordo ci sono sia carrozze panoramiche che non, ma cosa cambia?

Noi avevamo i posti prenotati sulle carrozze panoramiche, ovvero classici vagoni del treno con vetrate molto più grosse, che permettono la vista al panorama bello e suggestivo. L’unico problema di questi vagoni sono le fotografie, perché non essendoci i finestrini abbassabili l’immagine viene impressa con il riflesso del vetro. Che panico… non potevo perdere l’occasione di fotografare dei panorami così…

Le carrozze cosiddette “non panoramiche”, sono più spartane, i posti a sedere sono pochi e i finestrini sono più piccoli, simili a quelli del classico treno che tutti conosciamo.

Consiglio per i fotografi: nell’anti-bagno del treno c’è il finestrino che si abbassa e da lì sono riuscita ad immortalare qualche istante di un’esperienza unica nel suo genere.

Andavo, con la testa fuori dal finestrino, i capelli al vento, il dito sempre pronto sul pulsante della mia Pentax, che tenevo costantemente al collo, non sentivo il freddo, ma solo il sole che scaldava la mia pelle e un’aria leggera, pulita, secca, che dava l’idea di un respiro più semplice. Ero meravigliata da tutto quello che mi circondava, il bianco della neve che luccicava con la luce del sole e le montagne altissime che sembravano venirci addosso. Era un incanto ad ogni curva, quando nel candore del paesaggio spiccava la nostra locomotiva rossa che ci stava conducendo in un percorso spettacolare.

Un giro sul Trenino Rosso del Bernina vale davvero la pena!

Info e prenotazioni sul sito ufficiale www.treninorosso.it

DOVE ABBIAMO DORMITO: http://www.hotellarosateglio.it/ L’hotel ci è piaciuto molto, pulito e il personale molto cortese. Il punto forte sono le camere, belle e spaziose. L’unico punto a sfavore è la posizione, distante dal centro e scomodo per raggiungere Tirano.

DOVE ABBIAMO MANGIATO: https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g194799-d1645623-Reviews-La_Grolla-Livigno_Province_of_Sondrio_Lombardy.html

https://www.tripadvisor.it/Restaurant_Review-g674310-d1868262-Reviews-Crotto_al_Prato-Chiavenna_Province_of_Sondrio_Lombardy.html

Piatti tipici? Rigorosamente i pizzoccheri, la polenta di grano saraceno, gli “sciatt” e come dolce la torta di grano saraceno con la marmellata.

CONSIDERAZIONI PERSONALI: Credo che i tempi  a disposizione siano stati un po’ ristretti e secondo me sarebbe un viaggio da organizzare su tre giorni, invece che due. Abbiamo visitato Livigno in fretta, non abbiamo avuto il tempo di fare un giro per St.Moritz e a causa dei tempi stretti non abbiamo potuto fare qualche sosta durante il tragitto del Trenino Rosso. Per quanto riguarda il periodo del viaggio, ovvero febbraio, credo sia ottimale: la neve dona quel tocco in più!!!

Con il senno di poi, organizzerei la gita così:

1°giorno: Arrivo a Livigno e giornata a disposizione. Pernottamento nei pressi di Livigno.

2°giorno: Mattinata e pranzo a Livigno. Spostamento nel primo pomeriggio a St Moritz con visita della città. Pernottamento nei pressi di St Moritz.

3°Giorno: intera giornata dedicata al Trenino Rosso del Bernina, con partenza da St. Moritz fino a Tirano, visita al paese e ritorno in Treno, con la possibilità di fare soste a piacere. Partenza nel tardo pomeriggio da St.Moritz per il rientro a casa.

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