– Dove sei?
– In una terra che sa di basilico e mare, le colline sembrano voler sfiorare le nuvole e i colori sono pennellate di luce e incanto.
(Fabrizio Caramagna)
Paesini arroccati, finestre sul mare, casette colorate e piccole baie dall’acqua limpida; stiamo parlando di un tratto ben distinto della Costa Ligure, un susseguirsi di località, una più bella dell’altra.
Da Lerici fino a Camogli, attraversando il conosciutissimo Parco Nazionale delle Cinque Terre.
Posti talmente affascinanti, che fanno sognare ad occhi aperti.
La loro bellezza può attirare la curiosità di molti viaggiatori, infatti questo litorale offre svariate opportunità: dai trekking panoramici, al relax balneare nelle piccolissime baie, fino alla scoperta dei suoi paesini, percorrendo i tipici carrugi (vicoli strettissimi che finiscono a ridosso delle piazze o addirittura sul mare).
Insomma questa regione custodisce vere e proprie perle incastonate nella roccia, che stimolano la curiosità e la voglia di scoprire.
Non per niente questa zona, in passato, ha ospitato numerosi poeti, fungendo da spunto per le loro grandi opere.
Alla bellezza del luogo si aggiunge anche un’ottima cucina, dove al suo interno spicca la famosissima focaccia, la farinata di ceci (imperdibile) e il buonissimo pesto alla genovese.
Da sempre abituata alle vivaci spiagge romagnole, qui in Liguria il contesto è totalmente differente: più raffinato e silenzioso.
La profonda diversità dei due litorali (ligure e romagnolo) fa riflettere su quanto sia varia e multiforme la nostra bella Italia… A così “poca” distanza, due panorami totalmente diversi.
Di seguito elencherò i luoghi della Liguria che ho avuto modo di visitare (facendo gite giornaliere da Reggio Emilia/Parma):
PORTOVENERE E LERICI
Portovenere è una tappa obbligatoria, un luogo estremamente caratteristico che sorge all’estremità del cosiddetto “Golfo dei Poeti”.
Insieme alle Cinque Terre e alle isole limitrofe è stato dichiarato Patrimonio UNESCO.
Un posto mistico, sognante, suggestivo, dove storia ed eleganza si incontrano, dando vita ad una cittadina che sorge tra le scogliere, fatta di viuzze tipiche e… finestre sul mare.
Dal porticciolo, centro nevralgico dal paese, comincia una bella passeggiata sul mare che, da un lato porta in periferia, mentre dall’altro conduce alla Chiesa San Pietro, simbolo per eccellenza del luogo.
Una visita è d’obbligo (ingresso gratuito): l’architettura insolita e la posizione sul mare, la rendono un posto davvero unico.
Nei pressi della chiesetta troverete la famosa Grotta di Byron. Il nome deriva dal poeta inglese, arrivato quì per rilassarsi e riflettere. La si raggiunge in barca, ma il cancello sul mare conduce ad un bel panorama.
Com’è deducibile, Portovenere non presenta particolari zone balneari; la quasi assenza di spiagge sabbiose, induce a posizionarsi sui pochissimi punti rocciosi. Se si desidera trascorrere la classica “vita da spiaggia” conviene spostarsi altrove (per esempio a Lerici).
Dal Porto partono numerose escursioni giornaliere dirette verso le isole limitrofe. Portovenere, oltre ad essere un porticciolo marittimo, è soprattutto un piccolo borgo antico. Il centro storico si trova tra le vecchie mura del castello medievale: quando si varca la famosa “porta del borgo“, ci si ritrova a passeggiare tra i carrugi colmi di souvenir, edifici tipici e scalinate che conducono a scorci caratteristici.
Anche a Portovenere è presente la tipica “palazzata a mare”, ovvero le casette colorate che fanno da sfondo all’acqua azzurra del mare.
Come si arriva a Portovenere? Non essendo ancora all’interno del Parco Nazionale delle Cinque Terre, abbiamo raggiunto il paese direttamente in macchina. Parcheggiate lungo la via tortuosa che si snoda giù, verso il mare, oppure scegliete uno dei tre o quattro parcheggi a pagamento.
A circa mezz’ora di macchina da Portovenere, si raggiunge Lerici, un paese di mare, forse meno caratteristico del precedente, ma altrettanto attraente. Noi abbiamo visitato solo la zona del lungomare.
Quì sono presenti alcune spiagge di sabbia dorata che alternano stabilimenti balneari e zone libere.
Il punto forte di Lerici è la bellissima strada pedonale che costeggia il mare; dal porto arriva fino a San Terenzo. E’ rilassante percorrerla al pomeriggio, quando il sole si riflette sul mare e la luce infuoca il paesaggio.
Consiglio un aperitivo al ristorante Cristobal, sul lungomare di Lerici.
Come arrivare? In macchina, lasciandola al parcheggio “Venere Azzurra” (a pagamento).
MONTEROSSO E VERNAZZA
Fanno parte del Parco Nazionale delle Cinque Terre. Antichi borghi di pescatori che si affacciano sul mare creando scorci a dir poco suggestivi.
Monterosso conserva una piccola baia balneabile, composta da una graniglia di sassi finissima. Sono presenti alcuni stabilimenti che offrono tutti i servizi. Vale la pena addentrarsi all’interno e visitare il paesino, passeggiando tra i carrugi colmi di fiori colorati, negozietti, artigianato locale e numerosi ristoranti.
Vernazza invece, famosa per le sue casette colorate, offre una meravigliosa passeggiata che percorre tutto il paese, fino ad arrivare al mare.
Dove pranzare a Monterosso? Consiglio il ristorante “Nuovo Eden” (ristorante Cigolini), con una piccola terrazza sul mare e un pesto buonissimo.
Come arrivare alle Cinque Terre? Il metodo più veloce (e secondo me il più semplice) è il treno, che collega La Spezia ai cinque borghi del Parco Nazionale! Si può parcheggiare la macchina direttamente alla stazione di La Spezia, oppure, ancor meglio, al parcheggio “Piazza d’Armi” che è gratuito. Il treno passa ogni 15/20 minuti e fa tutte le tappe (Rio Maggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza e Monterosso). Il costo di ogni singola corsa è 5€ e il tempo di percorrenza è davvero minimo.
In alternativa si possono visitare le Cinque Terre direttamente dal mare, prendendo parte ad escursioni giornaliere in battello. Ci sono diverse opzioni a riguardo: noi abbiamo acquistato il biglietto direttamente al Porto di La Spezia, che ci ha permesso non solo di osservare i paesini dal mare, ma soprattutto di poter scendere autonomamente ad ogni tappa.
SESTRI LEVANTE
Un posticino affascinante, dove un lembo di terra si erge verso il mare creando spontaneamente due baie contrapposte: la Baia Delle Favole e la Baia Del Silenzio. Quest’ultima sicuramente più suggestiva della prima, infatti sorge ai piedi delle casette colorate che le fanno da sfondo.
Entrambe le spiagge sono sabbiose. Qui il clima è quasi sempre mite, regalando ai viaggiatori splendide giornate riparate dal vento.
La via del paese che divide le due baie merita una passeggiata; colma di negozi e ristoranti dove poter assaggiare piatti tipici, uno tra tutti la farinata di ceci condita con il pesto alla genovese.
Sestri Levante si può raggiungere direttamente in macchina. Consiglio il “Parcheggio Sturla” (a pagamento) che si trova proprio di fronte alla Baia Delle Favole e a due passi dal piccolo paesino.
CAMOGLI, SAN FRUTTUOSO E PORTOFINO
Spostandoci ancora di più ad ovest, in direzione Genova, c’è un altro breve tratto di costa che si estende verso il mare: un pezzo di terra che sembra essere stato messo lì, apposta per dar risalto a ulteriori meraviglie.
Stiamo parlando di San Fruttuoso e Portofino, racchiusi tra Camogli e Santa Margherita Ligure.
La giornata inizia a Camogli, un bel paesino arroccato sul mare, dove spiccano i colori pastello delle case e un lungo mare ricco di bar e di ristorantini. Ospita una grande spiaggia di ghiaia fine dov’è possibile la balneazione.
Dal porticciolo di Camogli partono molteplici escursioni in battello verso San Fruttuoso, Punta Chiappa e Portofino.
San Fruttuoso è un posticino davvero grazioso. Ciò che salta all’occhio è la composizione del paesaggio; una piccola baia incastonata tra i rilevi montagnosi, l’acqua del mare cristallina che si contrappone agli archi in cemento e alla cupola della basilica, raggiungibile con un breve sentiero a piedi. Concedetevi un bell’aperitivo in uno dei pochi bar sulla spiaggia e godetevi la vista sulla baia!
Per una questione di tempistiche non abbiamo raggiunto Punta Chiappa.
La durata della navigazione (da Camogli a San Fruttuoso) è di circa 15 minuti.
Nel pomeriggio abbiamo ripreso la macchina e abbiamo raggiunto Portofino, un luogo che vanta più della sua fama chic che della sua reale bellezza. Vale la pena una passeggiata attorno al porto, dove poter ammirare la miriade di barche e i numerosi negozi di grandi firme. La piazzetta è il centro nevralgico e la distesa di tavolini le dà quel tocco di classe in più.
La Liguria è una continua scoperta!
Ho vissuto 20 anni a Sestri Levante, so esattamente di cosa state parlando. Un paradiso in terra. Ora vivo a Milano, una città orribile, un inferno in terra. Ma appena potrò, un domani in pensione, me ne tornerò da dove me ne sono venuto e….ciao ciao, addio alle facce pallide, salvate e tristi di questi milanesi senza un filo di anima.
Ciao Stefano,
Grazie per avermi scritto!
Ti auguro un giorno di tornare nel posto che ti ha reso felice!
Grazie Marika scusa il ritardo ma leggo solo ora e subito ti rispondo: Milano e’ una grande città ma ci vivi bene solo se hai tanti soldi. Forse la mia è una visione solo “di parte” e da rabbioso quale sono, forse erodendo gli aspetti piu’ intimi di questa grigia città troverei, e dico ancora forse, un po’ di colore. Ma quello che mi dà pace all’animo e che mi fa preferire la Liguria ad oltranza è che là si vive secondo i ritmi contemplativi della natura, “maniman” come direbbero loro, invece qui si vive la frenesia dilatata e lisergica dettata oltre ogni legge di profitto, di fatturato, oltre ogni logica che “il tempo è denaro”. No grazie!
Grazie a te per aver condiviso qui il tuo punto di vista!
Per fortuna non ho mai avuto il “piacere” di abitare in una grande città, come può essere Milano, ma posso immaginare…
Anche io preferisco di gran lunga vivere in quei posti dove ancora la vita è vivibile, dove non esiste solo il profitto e l’apparenza.
Ti auguro di “fuggire” presto da quel posto così “grigio”!!
Buona fortuna!!!!!