Quel posto dove stare sempre scalzi sulla sabbia, dove non ci sono strade interne, ma solo spiagge raggiungibili in barca; quel posto dove riposarsi all’ombra di una palma, dove l’acqua del mare è talmente calda da stare dentro ore e ore.
Le Perhentian rappresentano un vero paradiso, ma non la vera Malesia; sono turistiche, è il luogo perfetto per rilassarsi senza pensare troppo agli itinerari.
Le isole sono due: Perhentian Kecil (la più piccola) e Perhentian Besar (la più grande). Divise da una striscia di mare sottile, transitare da una all’altra richiede pochissimo tempo. La loro vicinanza le fa quasi sembrare una unica, tanto da poterle visitare entrambe pur alloggiando in una soltanto.
All’interno il territorio è impraticabile, sono ricoperte da una fitta foresta e ci si sposta a bordo dei numerosi taxi-boat (piccole barchette a motore).
Alle Perhentian non c’è davvero nulla e l’unico pensiero della giornata è “in quali spiagge andiamo oggi?”.
A Perhentian Besar la maggior parte delle strutture sono resort (spesso con formula all inclusive), mentre Perhentian Kecil offre la possibilità di consumare i pasti anche nei molteplici chioschi dislocati a Long Beach, il centro più frequentato dell’arcipelago. E’ una spiaggia abbastanza grande: durante il giorno pullula di gazebo che vendono i vari tour alle isole vicine, mentre di sera cambia volto con distese di tavolini e grigliate sulla sabbia. E’ una bella atmosfera.
Non ha niente a che vedere con l’idea di “movida” chic e animata. E’ un’occasione per fare una passeggiata dopo cena, incontrare qualche viaggiatore e assaggiare piatti locali.
Il punto clou di Long Beach è lo spettacolo del fuoco. Ogni sera dalle ore 21,00, un gruppo di ragazzi si esibisce con il fuoco a ritmo di musica: dei veri e propri artisti! Era il nostro appuntamento fisso e ogni sera riuscivamo a meravigliarci.
Long Beach è collegata a Coral Bay (la spiaggia limitrofa) da un sentiero interno percorribile a piedi in pochi minuti.
I NOSTRI CONSIGLI:
- Alloggiare a Perhentian Kecil, precisamente a Long Beach o a Coral Bay. Noi siamo stati all’Ombak Dive Resort.
- i Taxi Boat si trovano sulle spiagge principali. Ci siamo affidati spesso a “Shark Boy” a Coral Bay. Risparmiate il tempo per cercare il migliore; hanno tutti le stesse tariffe, le stesse barche e gli stessi servizi.
- Se andate nelle spiagge più remote, fatevi lasciare il numero whatsapp di chi vi porta, in modo da poterli richiamare quando desiderate tornare.
- Portate con voi il denaro in contante. Sulle isole accettano solo cash e non ci sono né ATM né banche.
- Siate pazienti, i ritmi sono ovunque molto lenti (soprattutto a tavola).
QUALI SPIAGGE?
La risposta è tutte, perché ognuna ha caratteristiche diverse e sono tutte belle da togliere il fiato.
Partendo ogni giorno da Coral Bay (o Long Beach), con i taxi boat abbiamo raggiunto:
- D’Lagoon Beach, una delle nostre preferite. Vicino ai grandi massi è possibile fare snorkeling e vedere molti pesci colorati;
- Romantic Beach, una striscia di sabbia bianchissima con uno sfondo tropicale;
- Adam and Eve Beach, una delle più selvagge;
- Mira Beach, una baia nascosta contornata dalla vegetazione;
- Abdoul Chalet (P. Besar), la spiaggia dei resort;
- PIR Beach (P. Besar), è la spiaggia del resort più in voga. Al largo è possibile nuotare con le tartarughe.
- Turtle Beach (P. Besar), imperdibile. I colori sono mozzafiato e si nuota con molti pesci colorati.
ESCURSIONI GIORNALIERE
Mentre le spiagge delle Isole Perhentian le abbiamo viste in autonomia (con i taxi boat), quelle delle isole limitrofe occorre visitarle prendendo parte a escursioni giornaliere.
Sono prevalentemente due:
- Mezza giornata a Rawa Island;
- Un’intera giornata a Redang.
Entrambe le gite sono acquistabili in loco presso i numerosi baracchini a Long Beach e Coral Bay (oppure si può decidere di organizzarle con il proprio resort).
La gita a Rawa Island si basa principalmente sullo snorkeling; infatti si toccano tre punti dove è possibile vedere molti pesci colorati.
L’escursione a Redang invece è più completa e prevede tre sessioni di snorkeling, il pranzo a Long Beach (una spiaggia da cartolina sull’isola) e una sosta a “Sand Bank”, una lingua di sabbia bianca in mezzo all’azzurro del mare. A Redang abbiamo visto i posti più belli!
UNA VISITA AL VILLAGGIO LOCALE
Una breve pausa alla vita da spiaggia vi permetterà di visitare l’antico villaggio di pescatori, l’unico centro abitato dell’arcipelago. Qualche vicolo polveroso, una manciata di casette costruite per lo più in lamiera, una scuola e il viale del lungomare con alcuni ristorantini spartani. Spicca la grande moschea sul mare.
La visita al “fisherman’s Village” non richiede molto tempo, ma vale sicuramente la pena perché completa il viaggio alle isole Perhentian.
COME ARRIVARE
Raggiungere le Perhentian è abbastanza facile, ma il viaggio è lunghissimo. Dall’Italia abbiamo impiegato circa 35 ore no stop (forse varrebbe la pena valutare una “notte cuscinetto”).
Da Kuala Lumpur si prende un volo interno per Kota Baruh. Da qui, con una tratta in macchina di circa un’ora (utilizzate Grab, l’equivalente di Uber), si raggiunge il porto di Kuala Besut.
Il tragitto in barca dura circa 50 minuti. Alle Perhentian non esiste un vero e proprio porto, ma in base all’ubicazione del vostro alloggio vi accompagneranno al molo più vicino.
La biglietteria per i traghetti che fanno la spola da Kuala Besut alle Perhentian è il Seven Seas (si trova al porto di Kuala Besut). Abbiamo acquistato i biglietti direttamente dall’Italia tramite il nostro albergo, ma è possibile prenotarli anche autonomamente dal sito http://besutjetty.com/
I tragitti a volte possono essere movimentati, a causa delle condizioni del mare un po’ mosso. Le barche non sono mai grandissime; sono delle lance con più sedute e un carico di valige non indifferente. In più gli skipper di solito le fanno andare a tutta velocità, saltando tra le onde. Tranquilli, si svolge tutto in sicurezza, ma è una vera e propria avventura!
CLIMA
Da maggio a settembre le temperature sono ottime.
Da novembre a marzo invece le isole sono chiuse al turismo a casua della stagione monsonica che rende le condizioni del mare impraticabili.
Alle Perhentian il caldo è molto umido, il cielo è spesso sereno e sono caratterizzate da sporadici acquazzoni che lasciano immediatamente il posto ad un clima torrido.