SEMPORNA E IL SUO ARCIPELAGO: ASPETTATIVE E REALTA’

Un angolo di mondo sperduto!

Se si chiede a qualcuno “dov’è Semporna?” probabilmente non lo sa.

Il suo meraviglioso arcipelago è forse una delle ultime frontiere tropicali per noi europei.

Si trova nel cosiddetto Triangolo dei Coralli, nel mare Celebes, al confine con il sud delle Filippine.

La porta di accesso è Semporna, una città tremenda, la più sporca e puzzolente che io abbia mai visto. Le strade sono invase dall’immondizia e da un costante odore di “fogna” che a lungo andare diventa impegnativo.

L’impatto quando si arriva è abbastanza “forte”, poi vivendola ci si fa un po’ l’abitudine.

Nonostante il degrado ben visibile, non ci siamo mai sentiti in pericolo: abbiamo frequentato ristoranti e supermercati, camminato da soli nelle ore serali, attraversato le passerelle in legno sgangherate dei numerosi “water village” e assistito al chiassosissimo mercato del pesce.

Se si decide di vivere questa “strong city” conviene scegliere un hotel leggermente alto di gamma, perché qui gli standard non sono di certo quelli europei.

L’aeroporto più vicino è a Tawau (distante circa un’ora di macchina).

Ci sono due modi per visitare il meraviglioso arcipelago:

  • alloggiare a Semporna e prendere parte a escursioni giornaliere (come abbiamo fatto noi);
  • soggiornare in uno dei tanti resort “overwater bungalow” direttamente sulle isole (Mataking, Mabul, Kapalai…).

I tour giornalieri partono dal Pelancong Jetty di Semporna.

Anche se sono presenti numerosissime agenzie locali, scegliere dall’Italia quali escursioni fare non è stato semplice. Su internet ci sono ancora poche recensioni e scorrendo i vari siti non era sempre chiaro il programma delle giornate.

Alla fine ci siamo affidati al Seabunny Scubacations (che consigliamo). Hanno un’ampia scelta di pacchetti e li si può contattare tramite mail (o Whatsapp). Questo è il loro sito https://seabunny-scuba.rezio.shop/en-US.

Gli atolli paradisiaci sono di proprietà dei rispettivi resort e durante le escursioni si trascorre la maggior parte del tempo in barca (credo sia possibile fermarsi pagando una tassa di soggiorno).

Inoltre, questo arcipelago corallino ruota tutto attorno al diving. E’ la meta perfetta per i subacquei e ogni escursione è pensata ad hoc per queste attività. Chi non fa sub può fare snorkeling; i colori del reef sono meravigliosi.

Le gite tra le isole non vanno considerate come giornate di relax sotto una palma o passeggiate sulle lunghissime lingue di sabbia: in realtà sono sessioni di snorkeling (o diving) alternati a spostamenti in barca.

La barriera corallina è stupenda; si passano ore a nuotare tra una miriade di pesci colorati, tartarughe giganti e sfumature incantevoli. E’ uno dei luoghi più belli che abbia mai visto.

Siamo rimasti a Semporna solo due giorni e abbiamo optato per le seguenti escursioni:

  • un giorno a Mataking e Tima Timba;
  • un giorno a Mabul e Kapalai.

Con il senno di poi saremmo stati un giorno in più, per vedere Bohey Dulang, Sibuan e Mantabuan.

Durante la traversata in mare, nei pressi di Mabul, abbiamo incontrato i Bajau Laut.

Sono un’etnia nomade che vive ancora oggi in palafitte in legno costruite in mezzo al mare.

Chiamati anche Sea Gypsies sono apolidi, ovvero non hanno nessuna cittadinanza. Purtroppo sono persone invisibili agli Stati, senza diritti, né servizi. Alcuni di loro sono riusciti a sedentarizzarsi vicino alle coste, ma altri sono rimasti fedeli al mare. Vivono di pesca e di apnea; si dice riescano a stare sott’acqua addirittura per 10 minuti.

Purtroppo a volte l’acqua del mare è inquinata, piena di plastica e di immondizia (Clicca QUI per approfondire l’argomento).

Nel pomeriggio cambiano le maree e le correnti sono abbastanza forti, perciò fate attenzione a non allontanarvi troppo dalla barca.

Infine, l’ultimo aspetto da tenere in considerazione quando si sceglie questa meta, è la sua vicinanza al Mindanao (Filippine), che non la rende una meta sicura al 100%.

In passato ha avuto problemi di pirataggio, ma non solo, il mare di Sulu e il mare di Celebes sono da tempo teatro di rapimenti e violenze da parte di Abu Sayyaf, un gruppo di matrice terroristica.

La zona è costantemente pattugliata dall’esercito, il che ci ha fatto sempre sentire abbastanza sicuri. A Mataking è presente la base militare che sorveglia tutta l’area.

Non abbiamo mai avvertito sensazioni di pericolo, la situazione sembra essere sotto controllo e attorno all’arcipelago si respira un clima di relativa tranquillità.

Attualmente la Farnesina sconsiglia di intraprendere viaggi in tali aree (consultate il sito VIAGGIARE SICURI).

Non è nostro intento incutere timore sui luoghi, ma è fondamentale viaggiare informati ed essere consapevoli delle scelte che si intraprendono.

Sulla base di tutto questo: L’ARCIPELAGO DI SEMPORNA CI E’ PIACIUTO TANTISSIMO!

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