Victoria è la capitale, ma non ha nulla a che vedere con l’idea di metropoli. Infatti è piccolina e si costituisce di una sola via pedonale, che la taglia a metà. E’ circoscritta dalla strada principale che percorre l’isola in verticale. Negli orari di punta c’è po’ di traffico, qualche volta siamo rimasti incolonnati in macchina agli incroci, ma questo la rende ancor più caratteristica, perché sono ben visibili gli stili di vita delle persone impegnate nella routine quotidiana.
Il simbolo della città è la Clock Tower, fotografatissima, ma è soltanto una torre con l’orologio, disposta in mezzo ad un incrocio, perlopiù trafficato! Il significato del monumento credo sia una riproduzione in miniatura del Big-Ben di Londra, essendo le Seychelles, in passato, un importante crocevia per i britannici.
Recatevi al Victoria Market. Si trova sulla via pedonale, nel cuore della città, ed è aperto dal lunedì al venerdì dalle 5,30 alle 17 e il sabato dalle 5,30 alle 12. Qui troverete un po’ di tutto: dai prodotti gastronomici locali, come frutta e verdura, cerne e pesce, spezie, ma anche oggetti di artigianato locale e numerosi souvenirs, mentre al piano di sopra vendono solo abbigliamento. I prezzi sono abbastanza bassi ed è loro usanza contrattare. Dal modo in cui ce lo avevano descritto, credevamo fosse dislocato direttamente sulla via, o comunque ben segnalato, invece una volta sul posto, abbiamo dovuto chiedere informazioni ai passanti, che ce l’hanno indicato prontamente con il dito. Infatti eravamo vicinissimi, ma essendo all’interno di un’area ben delimitata da una cancellata blu, non lo avevamo proprio visto, nonostante la scritta in alto “Sir Selwyn Selwyn-Clarke Market“. La bellezza dei mercati locali, oltre alla varietà dei prodotti esposti, riguarda l’aspetto multisensoriale che offrono e travolgono chiunque: colori sgargianti che richiamano l’attenzione, rumori, canzoni, lingue diverse che si mischiano tra loro creando sonorità interessanti, profumi e odori pesanti, persone e bambini che passano da tutte le parti. Sarei rimasta dentro ore e ore, a bazzicare da una bancarella all’altra, osservando ogni cosa che accadeva intorno a me.
Victoria ospita anche un Tempio Hindu, sulla Quincy Street, la strada, abbastanza trafficata, che circoscrive la città. Le Seychelles, infatti, sono un mix di cultura europea, indiana e africana e girando, sono ben evidenti le caratteristiche di ognuna, a partire dalle sonorità della lingua creola. Il tempio, esternamente è molto bello e caratteristico, noi però non siamo entrati al suo interno.
Se volete vedere le tartarughe giganti delle Seychelles, andate al “Seychelles National Botanical Gardens”, un’area protetta che ospita flora e fauna endemica. Il costo del biglietto è 7,50 euro; conviene pagare in Rupie, perché alla cassa solitamente non danno il resto in euro. Il giardino botanico è facile da raggiungere ed è ben segnalato, ci si arriva in macchina dalla strada principale che si allontana da Victoria e si dirige a sud. Una volta pagato il biglietto, vi daranno la cartina con i diversi percorsi da fare, sceglietene uno in base ai vostri interessi e visiate il parco autonomamente. Noi ci siamo soffermati a vedere le tartarughe giganti e il “giardino Thai”, curato nei minimi dettagli. Camminando per il parco abbiamo riconosciuto il tipico “coco de mer” sulla pianta (il cocco a forma di bacino femminile). Con un piccolo supplemento economico, avrete la possibilità di toccare le tartarughe e dargli da mangiare: di solito fanno entrare poche persone alla volta e si ha l’opportunità di interagire con questi grossi animali preistorici. Inizialmente credevo che alle Seychelles le tartarughe fossero libere, invece essendo una specie protetta, risiedono tutte qui.